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Acne: Cause e Trattamenti Farmacologici

Acne: un problema fisico e sociale

L’acne, indipendentemente dalla sua gravità, costituisce un problema che coinvolge non solo l’aspetto della salute, ma anche la sfera psicologica e sociale.

Da non sottovalutare è infatti la percezione che il paziente ha della propria malattia, soprattutto di fronte ad un difetto visibile e cronico.

L’insicurezza e il disagio che ne scaturiscono possono influenzare l’atteggiamento del paziente nei confronti della terapia e delle relazioni sociali.

Classificazione dell’acne

L’acne è una malattia infiammatoria della pelle che si manifesta soprattutto negli adolescenti e nei giovani adulti (~ 80%), ed è una delle prime dieci malattie più comuni in tutto il mondo.

L’acne è causata dal Propionibacterium acnes, batterio che risiede all’interno dei follicoli piliferi adiacenti alle ghiandole sebacee. È ancora sconosciuto l’effettivo meccanismo in grado di innescare l’intero processo.

In ogni caso la sovrapproduzione di sebo da parte di queste ghiandole, o l’ostruzione dei follicoli, determina la crescita eccessiva di P. acnes, provocando l’infiammazione della pelle.

Inoltre, alcuni studi hanno suggerito che i meccanismi neuroendocrini regolatori, la dieta, fattori genetici e non, possono contribuire al processo multifattoriale associato alla patogenesi della malattia.

L’opinione errata più diffusa è che l’acne riguardi esclusivamente la fase puberale. Nonostante la maggiore incidenza si abbia appunto nella età adolescenziale, l’acne può potenzialmente interessare tutte le fasce di età, con differenti manifestazioni a livello clinico per gravità, estensione ed aspetto delle lesioni.

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La classificazione dell’acne prende in considerazione la gravità del caso e il tipo di lesione maggiormente rappresentato:

  • lieve, comedonica o papulo-pustolosa e con poche lesioni
  • intermedia, papulo-pustolosa con molte lesioni o nodulare con poche lesioni
  • severa, caratterizzata da multipli elementi nodulo-cistici spesso dolorosi ed elevata presenza di cicatrici

Caratteristiche cliniche delle lesioni acneiche

Le lesioni tipiche dell’acne sono principalmente localizzate sul viso. Nella fase iniziale, l’acne si manifesta con lesioni di tipo non infiammatorio definite comedoni (chiusi o aperti). Lesioni più gravi sono caratterizzate da papule, pustole e noduli.

Cisti, seni di drenaggio e cicatrici, possono ulteriormente caratterizzare, e complicare, il quadro clinico dell’acne.

Il comedone chiuso si presenta come un piccolo rilievo biancastro che può rompersi, provocando la lesione infiammatoria dell’acne, o può dilatare ulteriormente lo spazio follicolare dando luogo ad un comedone aperto o punto nero.

La rottura della parete del comedone provoca una reazione infiammatoria che conduce alla formazione delle papule e delle pustole. Le prime sono rilievi di colore rosso vivo, dolenti spontaneamente ed alla palpazione, che successivamente diventano purulente.

I noduli, dolenti e di colorito rosso-violaceo, si formano in condizioni infiammatorie dermiche più gravi. In questi casi il decorso è cronico e possono restare profonde cicatrici sulla cute.

Trattamento farmacologico dell’acne

Le attuali opzioni di trattamento per l’acne includono l’uso di trattamenti topici e orali.

Le scelte terapeutiche sono condizionate dal differente grado di gravità dell’acne e dalle caratteristiche del paziente.

La terapia topica va scelta per trattare le forme lievi-moderate, nelle forme gravi ed estese invece è indicato il trattamento sistemico, in sostituzione o associazione a quello locale.

Trattamenti topici

La terapia topica dell’acne comprende l’utilizzo di prodotti da banco o da prescrizione medica. La scelta della terapia può essere influenzata dall’età del paziente, dall’estensione e gravità della malattia, dalla regione cutanea interessata ed anche dalla preferenza del paziente.

I trattamenti topici possono essere utilizzati in monoterapia, in combinazione con altri agenti topici o in combinazione con agenti orali.

Perossido di benzoile

Si tratta di un agente topico battericida usato per il trattamento di acne da lieve a moderata. Agisce inibendo la crescita batterica attraverso un’azione ossidante ed una riduzione della formazione di acidi grassi liberi. È disponibile come prodotto OTC in forma di gel a concentrazioni variabili (5 e 10%), da applicare localmente sulla cute.

Le formulazioni in gel sembrano essere le più efficaci rispetto ai veicoli acquosi o alcolici, in quanto penetrano più facilmente nel follicolo. L’applicazione va protratta sino alla completa scomparsa dei comedoni.

Retinoidi topici

Si tratta di derivati della vitamina A (retinolo) che agiscono contrastando l’ipercheratosi caratteristica dell’acne volgare, favorendo la desquamazione e quindi prevenendo la formazione delle lesioni, ed esplicando allo stesso tempo attività antinfiammatoria. Appartengono a questo gruppo di farmaci l’isotretinoina, la tretinoina e l’adapalene.

Cheratolitici

L’acido azelaico in crema o gel al 20% è indicato nel trattare l’acne vulgaris nelle sue varie espressioni. Questo principio attivo ha azione antimicrobica e un’influenza diretta sull’ipercheratosi follicolare, con significativa riduzione della densità di colonizzazione di P. acnes e della frazione di acidi grassi liberi nei lipidi della superficie cutanea.

Gli effetti benefici del farmaco cominciano ad essere evidenti dopo 1-2 mesi di trattamento, ma possono trascorrerne anche 4 perché possa manifestare interamente il suo effetto.

Antibiotici topici

Eritromicina, clindamicina, meclociclina, sono utilizzati nei casi più gravi di acne. Agiscono sui batteri riducendone la concentrazione all’interno dei follicoli. Il vantaggio rispetto al trattamento antibiotico orale è rappresentato dai minori effetti indesiderati. Tuttavia, a causa della diminuzione della sensibilità del P. acnes a questi antibiotici, il loro uso in monoterapia è limitato.

Trattamenti orali

L’acne, indipendentemente dalla sua gravità, costituisce un problema che coinvolge non solo l’aspetto della salute, ma anche la sfera psicologica e sociale

Retinoidi per uso orale

L’isotretinoina, derivato sintetico della vitamina A attivo per via orale, rappresenta attualmente il trattamento più efficace nelle forme gravi di acne infiammatoria cistica refrattaria ad altre terapie.

È utilizzato in monoterapia, data l’efficacia molto elevata (tasso di guarigione di circa l’85% dopo 4-6 mesi di trattamento).

L’isotretinoina presenta una serie di effetti negativi, tra cui i più frequenti sono: dolori osteomuscolari con elevazione degli enzimi muscolari, epistassi, ipertrigliceridemia e xerosi delle mucose.

Tuttavia, il principale limite all’uso di questo farmaco deriva dal suo effetto teratogeno

È pertanto importante effettuare un test di gravidanza prima di iniziare ad assumere il farmaco.

Antibiotici orali

Quelli maggiormente utilizzati sono le tetracicline doxiciclina e minociclina (trattamento di seconda linea), i macrolidi eritromicina e azitromicina. Gli antibiotici orali sono generalmente considerati più efficaci di quelli topici, e sono indicati per le forme più severe di acne. Normalmente i risultati sono visibili dopo 6-8 settimane di trattamento, ma in assenza di miglioramento, l’antibiotico va sospeso.

Ruolo del farmacista

Il ruolo del farmacista è importante nel consigliare, soprattutto ai giovanissimi, l’approccio terapeutico corretto e la gestione della malattia, alla luce del fatto che i benefici della terapia non sono immediati e necessitano della costanza del trattamento farmacologico.

Se non adeguatamente informati, i pazienti rischiano dunque di scoraggiarsi emotivamente, oppure assumere comportamenti scorretti nell’ambito della terapia esponendosi ad un maggiore rischio di effetti avversi.

Il ruolo del #Farmacista è importante nel consigliare un approccio multidisciplinare che, oltre agli opportuni approcci farmacologici, includa approfondimenti specialistici di dermatologi, psicologi e cosmetologi | #ECM #Acne Condividi il Tweet

Per questo motivo è bene consigliare un approccio multidisciplinare che, oltre agli opportuni approcci farmacologici, includa approfondimenti specialistici di dermatologi, psicologi e cosmetologi che aiutino a mascherare i difetti provocati dalle lesioni, in particolar modo se a carico del volto o delle superfici più esposte.


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Articolo tratto dalla lezione del corso ECM Professione Farmacia

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